I legni vengono ancora oggi lavorati a mano utilizzando per gran parte gli attrezzi base dell’antica arte degli squerarioli: ascia, pialla, sega e martello. Si inizia con la scelta degli 8 tipi di legno, messi poi ad essiccare in modo naturale.
Dopo la preparazione delle còrbe inizia la fase di messa in opera delle maístre sul cantiere, in uso ancora lo stesso costruito da Domenico nel 1884, per poi continuare con le aste, sérci, còrbe, nèrve, suchéti, fiubóni, còrboli, castagnòle, trasti.
Dopo la seconda fase, che consiste nel capovolgimento della gondola di 180°, la piegatura ad acqua e fuoco e la chiusura del fondo, si passa alla fase di rifinitura ed intagliaglio per poi completare la gondola con la fase di pittura.
Le gondole Tramontin sono riconoscibili dalla firma formata da tre triangoli piccoli e due più grandi a coda di rondine scolpite sulla caenèa, pezzo di legno applicato a poppa.